Nella mostra Non solo per gioco. Teatri di carta, teatrini di ombre, diorami, diventa protagonista l’arte della ricostruzione dei teatrini, filtrata nel gioco immaginario della memoria popolare. L’artista Fernanda Pessolano rielabora modelli di carta e di altri materiali per comporre scene e mondi e personaggi che muovono la fantasia, spostano la percezione, raccontano, grazie a piccoli gioielli fra artigianato d’arte e sperimentazioni architettoniche, l’azzardo della miniatura teatrale e delle sue inconsuete tradizioni. La mostra, accompagnata dal racconto testuale di Attilio Scarpellini, è arricchita dai ritocchi grafici dei personaggi di carta di Paola Piozzi e dal video Ombre dell’attore-regista Claudio Morganti.

Dal 15 febbraio al 6 aprile 2014 sarà possibile seguire un itinerario lungo le stanze della Casa alla scoperta di piccole architetture e oggetti evocativi. Dall’evoluzione del cartamodello delle marionette di carta con elaborazione dei personaggi della Commedia dell’Arte, al teatrino giocattolo, ai teatrini di stile ottocentesco, al Teatro Futurista, fino ad arrivare ai teatri e ai giochi di carta con un tuffo definitivo nell’immaginario popolare.

Scrive Attilio Scarpellini: «Ei blot til lyst. Not for pleasure alone. Così si leggeva sul teatro giocattolo su cui si aprivano le prime immagini del film di Ingmar Bergman Fanny e Alexander. E cioè: non solo per divertimento, non solo per gioco. Anche il “vero” teatro, del resto, si fa sempre per gioco ma sul serio, con la serietà dei bambini quando giocano. Con la mostra Non solo per gioco. Teatri di carta, teatrini di ombre, diorami Fernanda Pessolano ricrea i piccoli mondi dei theatre toys inglesi, dei guignol francesi, dei teatrini di ombre, dei diorami, un’intera immagineria nata ai confini, mai del tutto segnati, tra il giocattolo, l’universo dell’illustrazione popolare e l’editoria. Tra rifacimenti di cartamodelli ottocenteschi e invenzioni plastiche ispirate al teatro futurista, tra miniature di intérieurs e città ridisegnate come teatri, si riaffacciano le maschere eterne della commedia dell’arte italiana: gli zanni, gli Arlecchini, gli innamorati che presto si trasferiranno, sotto altri nomi, sui palcoscenici francesi, russi, britannici. Una mostra che è a sua volta un gioco: quello della ricostruzione artigianale che, assieme alla carta, utilizza i materiali più disparati – stoffa, passamanerie, fili di lana, bottoni, legno – per risvegliare dal sonno del tempo un mondo che merita di non essere perduto per lo sguardo dell’infanzia di oggi».

Il giorno dell’inaugurazione, venerdì 14 febbraio 2014 alle 12.00, insieme all’artista Fernanda Pessolano  ci sarà il critico Attilio Scarpellini, autore dell’apparato didascalico e dei testi introduttivi alla mostra, a illustrare il complesso e particolare universo dell’artista. A seguire visita guidata.

La mostra è a cura dell’Associazione “Ti con Zero”, testi di Attilio Scarpellini, ed è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

Anna Fernanda Maria Pessolano nasce a Treviso nel 1966 e vive a Bracciano.
Raccoglie, cammina e legge soprattutto poesie. Costumista e scultrice per compagnie di danza contemporanea (festival nazionali e internazionali) e sarta del Teatro Argentina di Roma, si dedica alla realizzazione di abiti-scultura, installazioni di arte e scienza, percorsi espositivi, sentieri natura, manifestazioni di arte e natura. Progetta e realizza percorsi didattici legati alla promozione della lettura per ragazzi sui temi dell’educazione ambientale, dell’intercultura e dell’educazione all’immagine, presso le Biblioteche di Roma e provincia, all’interno dell’associazione Ti con Zero di cui ne è il presidente.
Ha condotto laboratori con materiali artistici per pazienti psichiatrici presso i centri diurni di Roma. Ha collaborato con Rai Yoyo per i laboratori dedicati ai bambini.
Ultimi lavori: “Edizione straordinaria! Elsa Morante e il Corriere dei Piccoli”, mostra e laboratori; “Papyrifera”, installazione e percorso didattico permanente sala macchina ex Cartiera latina, Parco Appia Antica; creazione e costituzione della Biblioteca della bicicletta “Lucos Cozza”; 1° Premio Coni Saggistica 2013 con “Attenzione ciclisti in giro”, Ediciclo.

CASA DEI TEATRI
Villa Doria Pamphilj-Villino Corsini
Largo 3 giugno 1849 Roma
Angolo Via di San Pancrazio (ingresso Arco dei Quattro Venti)
dal martedì alla domenica
fino al 31 marzo, ore 10-17
dal 1 aprile, ore 10-19
INFO 060608 – 06.45460693
www.casadeiteatri.culturaroma.it
www.comune.roma.it/cultura
ingresso libero